Siamo convinti e convinte che la nostra città debba cambiare e diventare sempre più accogliente e a misura di bambino e bambina, e in tal modo a misura di tutte e di tutti.
Il diritto alla città per bambin* e ragazz* si potrebbe descrivere come il riconoscimento e la garanzia del loro diritto a vivere, esplorare e trasformare lo spazio urbano in modo sicuro, libero e autonomo.
È un concetto che va oltre la semplice accessibilità fisica, includendo la partecipazione attiva alla vita della comunità, il diritto al gioco e al tempo libero e la possibilità di essere protagonisti nella costruzione di un ambiente urbano che rispecchi i loro bisogni, le loro visioni e i loro desideri. E’ un concetto che chiede agli adulti di attivarsi per rispettarlo.
Sosteniamo fortemente l’idea di autonomia di bambin* e ragazz*, come possibilità di muoversi liberamente nel proprio quartiere e città senza la supervisione costante di un adulto. L’autonomia si deve imparare da piccoli per crescere gradualmente nell’arco della vita.
Cittadini del presente: Promuovere una politica locale che riconosca bambin* e ragazz* come soggetti attivi dell’oggi e non solo come cittadini di domani ma come persone con esigenze precise e un ruolo significativo nella costruzione di città più vivibili, eque e sostenibili.
Centralità dell’infanzia: Porre bambin* e ragazz* al centro delle politiche di cambiamento, trasformando spazi e cultura urbana in un contesto che riconosca i loro diritti di autonomia e di cittadinanza.
Città “giocabile” e verde: Realizzare una città che sappia riconoscere il gioco come elemento fondamentale per la crescita individuale e come strumento per favorire l’integrazione sociale. Implementare e manutenere l'ambiente naturale per il gioco e la ricreazione, nelle aree urbane e verdi.
Contrasto alla povertà educativa: Creare opportunità inclusive per lo sviluppo delle competenze e delle potenzialità di bambin* e giovan*, anche in situazioni di svantaggio economico, sociale o culturale.
Formazione per adulti: Promuovere il dialogo, la ricerca e gli scambi culturali per costruire un linguaggio educativo condiviso, in linea con i diritti dell’infanzia e finalità pedagogiche coerenti.
I bambini e le bambine non solo sono capaci di uscire e di vivere un’esperienza di autonomia, ma producono sicurezza: noi diciamo che non possono uscire perché le strade non sono sicure, ma le strade non sono sicure perché non ci sono i bambini. I bambini producono sicurezza e la producono perché costringono gli adulti a farsene carico. Farsi carico è l’«I care» di Barbiana. Farsi carico vuol dire essere solidali. E se io fossi Sindaco di una città, cercherei prima di tutto che la gente trovi di nuovo la solidarietà, la partecipazione, la cooperazione.
Inoltre, siamo convint* come cita il commento n.17 alla Convenzione ONU del 1989 al paragrafo 34, che il contatto con la natura e la possibilità di giocare in spazi esteticamente belli abbiano un impatto positivo sul benessere emotivo e psicologico di bambine e bambini: I bambini imparano a capire, apprezzare e prendersi cura del mondo naturale facendone esperienza diretta, attraverso il gioco libero e l'esplorazione con adulti che ne trasmettono la bellezza e il valore. I ricordi del gioco d'infanzia e del tempo libero a contatto con la natura rafforzano le risorse con cui affrontare lo stress, ispirano un senso di benefica spiritualità e promuovono una corretta gestione dell'ambiente naturale.